lunedì 7 novembre 2011

Combattuta

Lotto contro la corrente che mi porta via; non c'e' acqua a travolgermi, ma sangue, il sangue delle mie vene, che ribolle per un cuore impazzito, confuso, irragionevole...
Lui, il cuore, e' legato da un filo invisibile che stringe, strattona, trascina lontano..., ed il sangue lo insegue nella sua folle corsa, febbricitante di fatica, fervente di passione...
La mente urla frasi incomprensibili che tentano di farsi diga, insensata: come contenere tutta questa forza dirompente, devastante? Dove convogliarla?
Dov'è la valvola di sfogo? Dove?
Come fare per non implodere?
Il cuore si fa sordo alle ragioni della mente, si rifiuta di obbedirle; lui conosce la propria forza, sa che niente può comandarlo, pensa che nessuno potrà mai fermarlo...
Allora il corpo si fa pesante, ogni passo indietro e' un'odissea, mentre il cuore, ribelle, si sfinisce nella lotta, ingrigisce e diventa pietra dura, macigno nel petto arido, e medita vendetta, raggelando il sangue che fa tremare il corpo e rabbrividire la mente, mentre la testa batte contro il muro, dieci, venti, trenta volte per non cedere al rimpianto, per non soccombere alla tristezza...

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