Mi getto sul divano e resto lì,
immobile,
il mento sorretto dalla mano,
e lo sguardo fisso davanti a me,
verso vuoto,
che mi hai lasciato.
Non mi specchio da due giorni,
non sopporto il mio riflesso:
non voglio guardare in faccia la tristezza,
mi basta sentirla,
mi urla dentro!
Non voglio che mi parlino,
non voglio dover ascoltare,
non voglio sorridere,
non voglio fare niente,
eppure faccio tutto
come un automa,
e il tutto mi pesa,
mi sconforta.
Il primo pensiero
quando apro gli occhi
e' uno schiaffo che fa male,
alle lacrime...
Mi giro e provo a riaddormentarmi,
ma non ho più favole da raccontarmi...
Odio tutto intorno a me,
voglio solo piangere
e piango, in silenzio,
mentre bevo il mio caffè,
mentre sorrido ai miei figli,
mentre mangio l'anguria...
Non c'è zucchero che attenui
il gusto amaro della mia vita.
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